Il World Economic Forum ha evidenziato nel suo report “The Global Risks Report 2024” quali sono i rischi globali che potrebbero avere più impatto nel breve e nel lungo periodo. Quali sono? Vediamoli insieme.
I rischi globali nei prossimi 2 anni
Il report mette al primo posto la disinformazione, seguita da eventi climatici estremi e polarizzazione sociale.
Il primo è particolarmente importante per i futuri governi che verranno eletti. Infatti, la proliferazione di false informazioni potrebbe influenzare le elezioni di varie nazioni e portare alla riduzione dei diritti dei suoi cittadini.
Soprattutto grazie allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, ora è molto più semplice diffondere fake news. Perché? Nuove versioni di voce umana generata tramite AI o siti web autorevoli contraffatti, sono esempi di strumenti sempre più accessibili alle persone comuni senza una formazione specifica. Chiunque può diffondere false informazioni in modo convincente ora, e sarà sempre peggio.
I governi si stanno muovendo per regolare l’utilizzo delle AI, ma è difficile restare al passo con l’avanzamento tecnologico.
L’intelligenza artificiale 2024, come difendersi?
Sapere è potere. Per combattere la disinformazione bisogna, appunto, informarsi. Consultare diverse fonti, avere un pensiero critico, flessibile e aperto ai diversi punti di vista.
Bisogna diffidare di tutte le informazioni, ma senza cadere nel complottismo. Confrontare le diverse fonti e capire qual è la verità “nascosta”.
Questo non si applica solo per i quotidiani, ma anche per altre cose: lo shopping online, i contenuti multimediali, e anche il mondo del lavoro.
Lavoro e AI nel 2024
L’intelligenza artificiale viene usata sempre di più anche nel mondo HR. Ci sono vari utilizzi dell’AI nel mondo del lavoro, ma possiamo riassumerli in 3 punti:
- Automatizzazione
- Sourcing
- Screening
Automatizzazione
Il primo rappresenta tutto quell’insieme di automatismi per far risparmiare tempo al recruiter, come inserimento di dati del candidato, creazione della scheda profilo, invio di mail di risposta ecc.
La presenza umana è ancora predominante qui perché l’AI non svolge compiti di valutazione, ma si limita a sintetizzare o rielaborare l’operato umano.
Sourcing
Col sourcing intendiamo il processo di scoperta dei candidati da diverse fonti (nel caso di ricerca attiva parliamo di head hunting), che può essere un social come LinkedIn, ma anche il database della propria azienda. L’AI può velocizzare questo processo individuando velocemente le persone più idonee per la posizione richiesta. In questo caso sta compiendo una valutazione e allo stesso tempo “sostituendo” il giudizio umano.
Un giudizio che viene però revisionato dal recruiter, ma che accorcia notevolmente i tempi di ricerca.
Screening
L’AI analizza i profili dei candidati, solitamente cercando parole chiave nei CV, e seleziona quali sono idonei scartando gli altri. Questa è forse l’implementazione più “invadente” dell’intelligenza artificiale nel mondo HR. Il selezionatore ottiene una lista già filtrata di candidati senza aver dovuto visionare un singolo curriculum.
Perché AI e lavoro?
Sicuramente non si tratta di una crisi globale, ma la presenza dell’AI sta entrando sempre di più nella nostra vita quotidiana. Dobbiamo abituarci all’idea che prima ancora del recruiter sarà una “macchina” a valutarci.
Legato al tema della disinformazione, è importante informarsi su come redigere un curriculum “leggibile” per un AI:
- Individua le parole chiave dell’annuncio di lavoro ed inseriscile nel tuo CV
- Utilizza un’estensione per il file in .pdf in modo che sia scansionabile (assolutamente evita il formato immagine come .jpg o .png)
- Rendi il tuo testo semplice e ben strutturato (dati anagrafici, esperienze lavorative con date di inizio e fine, istruzione, competenze tecniche, contatti)
- Utilizza liste (come questa)
Se non sei ancora pronto per l’AI puoi affidarti ai nostri servizi. Tutti i CV che riceviamo vengono analizzati da persone in cane e ossa. Consulta le nostre offerte o richiedi una consulenza gratuita!